Se vi dicessi Messico cosa vi verrebbe in mente? Forse spiagge caraibiche decorate da palme, il piccante del cibo e dei suoi profumi o forse la cultura Maya? Tutto questo è racchiuso nel mio viaggio alla scoperta del Messico, precisamente dello Yucatan.
Qui ho staccato completamente la spina, complici il fuso orario, l’atmosfera e i paesaggi completamente diversi dalla Sardegna. Ricordo ancora il sapore dei tacos e della salsa guacamole serviti in spiaggia dall'eccellente staff del resort, oppure i variopinti colori della frutta tropicale. Il Messico è anche un luogo ideale per chi ama non solo il relax ma anche l’avventura, ecco i sette luoghi assolutamente da vedere: Chichén Itzá Chichén Itzá, dominata dalla piramide di Kukulkan (chiamata anche El Castillo), fu una delle città più importanti della civiltà Maya. Oggi il sito archeologico è un tappa fissa per milioni di turisti che decidono di fare un viaggio in Messico. Nel 2007, El Castillo di Chichen Itza è stato nominato una delle Nuove Sette Meraviglie del Mondo dopo un voto mondiale. Per visitare il sito archeologico basta rivolgersi a qualsiasi agenzia che organizza escursioni-visite guidate o semplicemente negli Hotel/resort dove alloggerete. Partendo da Tulum ci vogliono circa 3 ore in pullman per arrivare, ma una volta dinanzi alla piramide di Kukulkan, l’attesa verrà ripagata. Tappa fondamentale per il vostro viaggio. Tulum Tulum è l’unico sito archeologico Maya ad affacciarsi sul Mar dei Caraibi e la spiaggia che si insinua tra le rovine lo rende un luogo avvolto da un’atmosfera indimenticabile. Il nome Tulum significa in lingua Maya “muro”, ma il suo nome originale era Zamá, cioè “luogo del sole che sorge” e il complesso era destinato ad essere una fortezza, ma fu utilizzato soprattutto come centro religioso e cerimoniale. Il sito archeologico è facilmente raggiungibile da Playa del Carmen in autobus o colectivo ed è, ogni anno, meta per milioni di visitatori affascinati dalla storia mitologica del popolo Maya e dalla spettacolare vista unica nel suo genere. Cenote I cenote sono delle grotte d’acqua dolce di origine calcarea che si sono formate nel tempo. La particolarità dei cenote è che sono grotte tutte collegate tra loro per chilometri e chilometri e solo nella penisola dello Yucatan se ne contano più di 6.000! Queste grotte, nell’antica civiltà Maya, erano considerati luoghi sacri. Prigionieri di guerra e giovani vergini venivano lasciati affogare in modo cruento in onore degli Dei. Oggi invece, i cenote, attirano tantissimi turisti per il loro fascino ed è possibile anche rinfrescarsi facendo una bella nuotata in queste acque dolci e fresche. Ci sono diverse tipologie di cenote: Quelli completamente aperti, come quello di Chichén Itzà dove la vegetazione, con liane e rami, contribuisce a rendere il paesaggio una cartolina. Quelli chiusi, come i due cenotes di Dnitzup, dove si accede da piccole ed umide scale scavate nella roccia. Io durante il mio viaggio, sono riuscito a visitarne solo due, quello completamente chiuso, Cenote del Giaguaro e uno aperto di cui non ricordo il nome. Valladolid La città di Valladolid, anticamente, era un centro cerimoniale maya con il nome di "Zacì". Venne conquistata nel XVI secolo dagli spagnoli ma restò abbastanza autonoma. La città oggi conserva ancora il sapore coloniale: molte donne si siedono in piazza, di fronte alla Cattedrale, per vendere vestiti, stuoie,o altri prodotti decorati a mano e la maggior parte dei cittadini veste ancora con abiti tipici maya. Questa città è un mix tra architettura civile e religiosa e lo stile predominante è quello coloniale. Valladolid è anche il luogo ideale per assaggiare alcuni dei piatti tipici della cucina regionale dello Yucatán, tra cui il piatto caratteristico di questa grande città, le lomitas de Valladolid, ovvero della carne di maiale in una salsa di pomodoro e aglio. Sian Ka’an Sian Ka'an è una riserva della biosfera situata nello stato messicano di Quintana Roo. È diventato parco nazionale nel 1986 e patrimonio dell'umanità dell'UNESCO nel 1987. Durante l’escursione a bordo di lance a motore, siamo andati alla ricerca dei delfini e delle tartarughe, avvistando anche tantissime specie di uccelli e mangrovie che caratterizzano questa riserva. Isla Mujeres e Isla Contoy Queste due isole, in genere abbinate nelle escursioni organizzate dai resort/hotel, sono abbastanza diverse tra loro. Isla Mujeres, affollata e turística mentre Isla Contoy, deserta e circondata da un mare cristallino. Queste due isole sono, in ogni caso, il luogo ideale per chi ama praticare lo snorkeling; infatti nuotare insieme alle tartarughe o altri pesci tropicali non sarà un'impresa difficile. Consiglio vivamente di acquistare l’aragosta alla modica cifra di circa 20/25 Euro in uno dei tantissimi ristoranti presenti in spiaggia. Cobà Cobà è stata una delle più grandi città Maya del Periodo Classico e arrivò ad avere una popolazione di quasi 50.000 abitanti. Oggi, questo sito archeologico è visitabile a piedi o con una delle tante biciclette in affitto. All’interno troverete la più grande piramide dello Yucatan, alta 40 metri e chiamata Nohuch Mul, che in lingua maya significa "grande monticello". Per chi ha il desiderio di ammirare il complesso archeologico da una prospettiva privilegiata, non potrà fare a meno di intraprendere la scalata della piramide, agevolata dalla presenza di corde: per arrivare alla cima bisogna salire per circa 120 gradoni, ma dall’apice si potrà godere di una vista spettacolare sulla città e soprattutto sulla foresta.
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