Dopo tre anni, finalmente siamo riusciti a riprendere con i viaggi, ma questa volta è stato il primo viaggio di "Famiglia", infatti è stato il battesimo di volo per Nicola. Negli ultimi mesi, abbiamo cercato di pianificare tutto nei minimi dettagli, a partire dalla scelta della destinazione fino alla "preparazione" psicologica di Nicola, che ha appena due anni. Avevamo un po' di timore che potesse avere paura dell'aereo, quindi abbiamo cercato di parlare con lui spesso di questo viaggio e di quanto fosse bello volare. Alla fine era felicissimo di salirci su. Abbiamo scelto la città spagnola di Valencia, premiata nel 2017 da Bimboinviaggio.com come miglior città europea per le famiglie, per le tantissime attrazioni dedicate ai più piccoli come l'Oceonografic, il BioParc ed il parco di Gulliver. Cosa sapere su ValenciaValencia è la terza città più grande della Spagna ed è situata sulla costa orientale, con un clima mite e quasi sempre soleggiato. In città si trova anche il più grande parco cittadino della Spagna, lungo circa 9 km , costruito sul vecchio letto del fiume Turia, oggi deviato in altre zone dopo diverse esondazioni. Valencia è una città adatta a tutti, da un parte la città vecchia con la sua maestosa Cattedrale fanno da contrasto ad una futuristica Città delle Arti e della Scienza, progettata dall'architetto spagnolo Calatrava. Giorno 1La nostra vacanza è durata 5 giorni e 4 notti. Siamo partiti Domenica e rientrati Giovedì mattina, insieme ad una coppia di amici e del loro figlio di 4 anni. Arrivati all'aeroporto di Valencia, ad attenderci c'era un dipendente dell'azienda Suntransfers, che per soli Euro 126,00 A/R per sei persone, ci ha fornito un furgoncino dotato di seggiolini, per far viaggiare Nicola e Leonardo in completa sicurezza. Mentre per l'alloggio abbiamo scelto gli appartamenti di Plaza Picasso, situati nel Barrio de Campanar, a soli 500 metri dal Bioparc, e 4km dal centro città. Gli appartamenti erano molto spaziosi e puliti, con una vista panoramica. Dotati di frigorifero, cucina, microonde, TV, climatizzatori; il tutto arredato in chiave moderna. Potete anche includere la colazione a buffet al costo di 7 Euro a persona, noi abbiamo preferito non farla lì perché il costo ci sembrava troppo eccessivo. A pochi metri dal nostro appartamento c'era la fermata del bus con la linea 63, che ci ha portato direttamente in centro. Una delle note positive dei mezzi di trasporto a Valencia, è che la domenica sono completamente gratuiti mentre la nota negativa è che il costo del biglietto di 1,50 E vale esclusivamente per quel bus, quindi se sbagliate e scendete alla fermata successiva, per risalire dovete pagare nuovamente. Vi consiglio quindi di acquistare la Valencia tourist card. Una volta arrivati a Plaza del Ayuntamiento (Piazza del comune), abbiamo scelto di fare un pò di shopping tra i tantissimi negozi presenti nella città. Ricordatevi che proprio come per Roma, qui tutte le strade portano a Plaza del Ayntamiento, che risulta il centro nevralgico della città. La prima giornata si è conclusa con una cena in uno dei tanti ristoranti turistici del cento. Giorno 2![]() Per il secondo giorno abbiamo deciso di portare i bambini al BioParc. Abbiamo acquistato direttamente i ticket alla reception del nostro appartamento, al costo di 28 Euro a persona, fortunatamente i bambini sotto i 4 anni non pagano. Dopo un'abbondante colazione al bar ci siamo messi in "marcia" verso il parco, ed in soli 15 minuti siamo arrivati a destinazione; in perfetto orario con l'apertura alle ore 10.00. Il BioParc di Valencia è un angolo d'Africa in Europa, uno zoo con barriere pressoché invisibili interamente dedicato agli animali del continente africano. Qui specie diverse possono vivere assieme come farebbero in natura e sono liberi di riprodursi. All'interno il parco è diviso in 4 ecosistemi africani: la savana, il Madagascar, la foresta equatoriale e la zona umida. Quest'anno il parco ha festeggiato il suo 10 anniversario e viene classificato da TripAdvisor come uno dei 10 migliori zoo al mondo. ![]() All'ingresso ci hanno fornito una mappa del parco con gli orari dedicati all'uscita degli animali. Ad esempio alle 11.30 era il turno dei lemuri, che sono usciti da una sorta di capanna per rimanere liberi di muoversi tra gli alberi. "Tornando indietro, non so se ci tornerei. Diciamo che avevo delle aspettative diverse da come immaginavo un Bio Parco. Sicuramente gli animali non sono rinchiusi in delle gabbie, ma non sono nemmeno liberi come in natura. " Abbiamo trascorso un'intera mattina, ed i bambini erano davvero felici di aver visto le giraffe , gli elefanti, le zebre, i leoni ecc. Il pomeriggio ci siamo spostati nuovamente in centro per visitare la Cattedrale. La Cattedrale si trova nel centro storico della città e sorge su un terreno occupato in precedenza da una moschea mussulmana. Si può accedere al suo interno da tre portali diversi nel loro stile architettonico. Il Portale principale, chiamato "de los Hierros", è in stile barocco; il Portale degli Apostoli è in stile gotico ed infine il Portale del Palazzo è di impronta Romanica. Noi per mancanza di tempo non siamo riusciti ad entrare per visitarla ma vi consiglio di farlo. Il costo del ticket è di 3,00 Euro, ed al suo interno troverete, oltre a vari dipinti e affreschi importanti, anche la coppa romana che secondo alcuni rappresenta il Sacro Graal, la coppa utilizzata da Gesù durante l'ultima cena. A proposito di cena, non fate il nostro stesso errore, ovvero provare la Paella in uno dei tanti ristoranti turistici del centro storico. Voglio prima fare una premessa, la Paella nasce proprio a Valencia e la ricetta originale non è con i frutti di mare come l'abbiamo sempre vista (quella è una variante), ma bensì con la carne di coniglio, pollo e verdure ed i tempi di preparazione variano intorno ai 50 minuti. Quindi se per caso finite in un ristorante dove vi servono il piatto in 15 minuti, sappiate che è surgelata. E cosi è andata la nostra seconda cena. Per quanto riguarda l'utilizzo dei bus , passano tranquillamente anche la notte, ovviamente con attese più lunghe. Noi per rientrare nel nostro appartamento prendevamo sempre la linea N4 da Plaza del Ayuntamiento.
Per il terzo giorno abbiamo programmato l'intera giornata alla visita della Città delle Arti e delle Scienze, con il suo acquario, ed una parte dei giardini del Turia, in particolare il parco Gulliver. Una volta acquistati i biglietti per l'acquario,nella reception del nostro appartamento, al costo di 32 Euro a persona, (anche qui i bambini sotto i 4 anni non pagano), ci siamo diretti alla fermata del bus (linea 95), e dopo circa 30 minuti siamo arrivati a destinazione. Per chi volesse, esiste anche la possibilità di arrivarci tranquillamente a piedi, percorrendo i giardini del Turia. ![]() L'Oceanografic è il più grande acquario d'Europa, che ospita 45 mila esseri viventi di 500 specie diverse. All'interno sono riprodotti i principali ecosistemi marini del pianeta. L'ultima novità è il cinema in 4D al costo di 3,00 Euro a persona. All'ingresso vi verrà consegnata una mappa dell'acquario con gli orari relativi allo spettacolo con i delfini. Bellissimo per i bambini. Noi abbiamo assistito al primo spettacolo, alle 11,30. Prima dell'esibizione, viene spiegato come gli animali vengono accuditi ed allenati sia mentalmente che fisicamente, senza provocare nessun tipo di stress. Molto suggestivo è il tunnel nell'acquario dedicato agli oceani, che vi permetterà di ammirare, quasi a stretto contatto, diverse specie di pesci, squali e mante. All'interno del parco troverete tantissimi posti per mangiare, quindi nessun timore, troverete sicuramente un posto adatto alle vostre "tasche". Noi ad esempio abbiamo pranzato in un ristorante self service e speso intorno ai 15,00 Euro a persona Il pomeriggio, come promesso, abbiamo visitato la Città delle arti e delle Scienze. Il complesso architettonico fu costruito tra il 1998 ed il 2005, e progettato dal famoso architetto Valenciano Santiago Calatrava. All'interno di questo complesso, costruito sul letto del fiume Turia, si trovano: -la sala cinematografica ed il planetario più grande al mondo (Hemisferic); -una passeggiata panoramica (Umbracle); -un modernissimo museo delle scienze e delle tecnologie (Museo delle Scienze Principe Felipe di Valencia); -l'acquario più grande di'Europa (Oceonografic); -un centro polifunzionale con sala concerti e teatro (Palau de les Arts Reina Sofia); -una piazza coperta , non ancora ultimata, progettata per accogliere importanti eventi (Agora). Dopo un breve giro nella Città delle arti e delle scienze, per la gioia dei bambini, abbiamo proseguito la nostra passeggiata lungo i Jardin del Turia. Precisamente ci siamo fermati nel parco Gulliver. Prima di partire, avevo visto diverse foto dall'alto e diciamo che le alte aspettative sono state ampiamente ripagate. Il parco è un luogo da sogno per i bimbi ma anche per i genitori, che come me, ne approfittano per ritornare bambini. Disteso a terra è raffigurato un enorme Gulliver lungo circa 70 metri, dove i vestiti ed il suo corpo, formano scivoli, rampe e tunnel. Sembrerà quasi di essere dei Lillipuziani, proprio come nel racconto "I viaggi di Gulliver". ![]() Dopo una breve rinfrescata in appartamento, abbiamo concluso la serata mangiando la buonissima Paella, questa volta una vera e propria Paella certificata! Grazie all'aiuto dell'App "TheFork" abbiamo trovato uno dei migliori ristoranti dove poter gustare il piatto più famoso della Spagna. Per chi non la conoscesse l'App The Fork vi permette di scegliere e prenotare un ristorante, e di poter usufruire dei tantissimi sconti che ogni giorno vengono pubblicati. Ogni ristorante ha una valutazione in base alle recensioni dei clienti. Torniamo a noi, il ristorante in questione si chiama "La Riuà" e si trova vicino alla cattedrale, quindi in una zona molto centrale. All'interno si respira un'aria familiare, sembra di stare a casa. Il ristorante è curato nei minimi particolari con decorazioni e ornamenti molto affascinanti. Abbiamo mangiato la tradizionale Paella Valenciana e quella Marinera. Come vi dicevo i tempi di attesa, prima di poterla gustare, variano dai 50 ai 60 minuti. Ma vi giuro, che ne è valsa la pena! Vi consiglio assolutamente di prenotare, perché è molto difficile riuscire a trovare un tavolo libero, noi abbiamo avuto tanta fortuna. Giorno 4L'ultimo giorno, come in tutti i viaggi si cerca di vedere il più possibile i luoghi più importanti. In questo viaggio a differenza degli altri, siamo partiti senza nessun tipo di programma o schema, proprio per adattarci, in una nuova città, ai nostri ritmi da genitori. Per l'ultimo giorno abbiamo deciso di visitare il Mercado Central, la Lonja de la Seda, Plaza de toros ed infine di fare una bella passeggiata al tramonto al Jardin del Turia. ![]() Il Mercado Central, è uno degli edifici più' importanti e visitati della città. E' uno di quei luoghi visitati sia da chi vuole acquistare prodotti freschi, dal pesce alla carne fino alla frutta, sia dai turisti che vogliono ammirare un edificio con uno stile modernista dal tocco gotico. La struttura in vetro e metallo si fonde bene con gli edifici circostanti. Vi consiglio assolutamente di acquistare della frutta fresca, davvero squisita. L'ingresso è libero, ma ricordatevi che la domenica è chiuso. ![]() A circa 50 metri di distanza, si trova un altro importantissimo edificio della città di Valencia, la Lonja de la Seda. Questo edificio in stile gotico costruito tra 1483 e il 1498, un tempo fu un luogo di scambio e contrattazione, una sorta di mercato. Nel 1931 fu dichiarato dall'Unesco, Patrimonio dell'Umanità. La struttura ricorda un castello medievale, molto suggestivo, al suo interno, il salone delle colonne, dove un tempo avveniva la firma dei contratti. Il costo dell'ingresso è di 2,00 Euro a persona. ![]() Distante 900 metri (8 minuti a piedi) troviamo Plaza de Toros e la sua arena, costruita nel 1860, con una stile architettonico romano. L'arena ricorda un pò il famoso Colosseo ed ha una capienza di 10 mila spettatori. Al suo interno si può assistere sia alla Corrida, che per quanto discussa fa comunque parte della tradizione e della cultura della città, sia ad altri importanti eventi, come i concerti. Noi non siamo entrati, ma anche da fuori ha un certo fascino, complice lo stile neoclassico e le statue marmoree raffiguranti i toreri più famosi che hanno combattuto al suo interno. Dopo aver passato quasi tutta la giornata camminando, abbiamo deciso di rilassarci un pò all'Hard Rock cafe prima di tornare in appartamento per farci una bella e rilassante doccia. L'Hard Rock cafe di Valencia si trova a Plaza del Ayuntamiento. Prima del tramonto, abbiamo trascorso qualche ora ai Jardin del Turia, per stare un pò a contatto con il "verde" della città. I giardini sono lunghi 9 km e arrivano fino alla Città delle Arti e delle Scienze. Ci sono diversi spazi dedicati agli sport, come i campi da calcetto, da basket, le tantissime corsie riservate alla corsa e alla bici. Non mancano gli spazi dedicati ai bambini. La nostra vacanza giunge al termine, ci tenevo per la seconda volta a fare i complimenti per la puntualità e serietà all'azienda di transfer Suntransfers. Spero che questa guida vi possa essere d'aiuto in caso di viaggio a Valencia, e se avete delle domande potete lasciare qui sotto un commento, o semplicemente un vostro pensiero. Se volete vedere altre foto o Stories sul nostro viaggio, le trovate nel mio profilo Instagram, vi aspetto! Infine vi lascio il video che ho fatto, utilizzando una GoPro, su Valencia. A presto!
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Se vi dicessi Messico cosa vi verrebbe in mente? Forse spiagge caraibiche decorate da palme, il piccante del cibo e dei suoi profumi o forse la cultura Maya? Tutto questo è racchiuso nel mio viaggio alla scoperta del Messico, precisamente dello Yucatan.
Qui ho staccato completamente la spina, complici il fuso orario, l’atmosfera e i paesaggi completamente diversi dalla Sardegna. Ricordo ancora il sapore dei tacos e della salsa guacamole serviti in spiaggia dall'eccellente staff del resort, oppure i variopinti colori della frutta tropicale. Il Messico è anche un luogo ideale per chi ama non solo il relax ma anche l’avventura, ecco i sette luoghi assolutamente da vedere: Chichén Itzá Chichén Itzá, dominata dalla piramide di Kukulkan (chiamata anche El Castillo), fu una delle città più importanti della civiltà Maya. Oggi il sito archeologico è un tappa fissa per milioni di turisti che decidono di fare un viaggio in Messico. Nel 2007, El Castillo di Chichen Itza è stato nominato una delle Nuove Sette Meraviglie del Mondo dopo un voto mondiale. Per visitare il sito archeologico basta rivolgersi a qualsiasi agenzia che organizza escursioni-visite guidate o semplicemente negli Hotel/resort dove alloggerete. Partendo da Tulum ci vogliono circa 3 ore in pullman per arrivare, ma una volta dinanzi alla piramide di Kukulkan, l’attesa verrà ripagata. Tappa fondamentale per il vostro viaggio. Tulum Tulum è l’unico sito archeologico Maya ad affacciarsi sul Mar dei Caraibi e la spiaggia che si insinua tra le rovine lo rende un luogo avvolto da un’atmosfera indimenticabile. Il nome Tulum significa in lingua Maya “muro”, ma il suo nome originale era Zamá, cioè “luogo del sole che sorge” e il complesso era destinato ad essere una fortezza, ma fu utilizzato soprattutto come centro religioso e cerimoniale. Il sito archeologico è facilmente raggiungibile da Playa del Carmen in autobus o colectivo ed è, ogni anno, meta per milioni di visitatori affascinati dalla storia mitologica del popolo Maya e dalla spettacolare vista unica nel suo genere. Cenote I cenote sono delle grotte d’acqua dolce di origine calcarea che si sono formate nel tempo. La particolarità dei cenote è che sono grotte tutte collegate tra loro per chilometri e chilometri e solo nella penisola dello Yucatan se ne contano più di 6.000! Queste grotte, nell’antica civiltà Maya, erano considerati luoghi sacri. Prigionieri di guerra e giovani vergini venivano lasciati affogare in modo cruento in onore degli Dei. Oggi invece, i cenote, attirano tantissimi turisti per il loro fascino ed è possibile anche rinfrescarsi facendo una bella nuotata in queste acque dolci e fresche. Ci sono diverse tipologie di cenote: Quelli completamente aperti, come quello di Chichén Itzà dove la vegetazione, con liane e rami, contribuisce a rendere il paesaggio una cartolina. Quelli chiusi, come i due cenotes di Dnitzup, dove si accede da piccole ed umide scale scavate nella roccia. Io durante il mio viaggio, sono riuscito a visitarne solo due, quello completamente chiuso, Cenote del Giaguaro e uno aperto di cui non ricordo il nome. Valladolid La città di Valladolid, anticamente, era un centro cerimoniale maya con il nome di "Zacì". Venne conquistata nel XVI secolo dagli spagnoli ma restò abbastanza autonoma. La città oggi conserva ancora il sapore coloniale: molte donne si siedono in piazza, di fronte alla Cattedrale, per vendere vestiti, stuoie,o altri prodotti decorati a mano e la maggior parte dei cittadini veste ancora con abiti tipici maya. Questa città è un mix tra architettura civile e religiosa e lo stile predominante è quello coloniale. Valladolid è anche il luogo ideale per assaggiare alcuni dei piatti tipici della cucina regionale dello Yucatán, tra cui il piatto caratteristico di questa grande città, le lomitas de Valladolid, ovvero della carne di maiale in una salsa di pomodoro e aglio. Sian Ka’an Sian Ka'an è una riserva della biosfera situata nello stato messicano di Quintana Roo. È diventato parco nazionale nel 1986 e patrimonio dell'umanità dell'UNESCO nel 1987. Durante l’escursione a bordo di lance a motore, siamo andati alla ricerca dei delfini e delle tartarughe, avvistando anche tantissime specie di uccelli e mangrovie che caratterizzano questa riserva. Isla Mujeres e Isla Contoy Queste due isole, in genere abbinate nelle escursioni organizzate dai resort/hotel, sono abbastanza diverse tra loro. Isla Mujeres, affollata e turística mentre Isla Contoy, deserta e circondata da un mare cristallino. Queste due isole sono, in ogni caso, il luogo ideale per chi ama praticare lo snorkeling; infatti nuotare insieme alle tartarughe o altri pesci tropicali non sarà un'impresa difficile. Consiglio vivamente di acquistare l’aragosta alla modica cifra di circa 20/25 Euro in uno dei tantissimi ristoranti presenti in spiaggia. Cobà Cobà è stata una delle più grandi città Maya del Periodo Classico e arrivò ad avere una popolazione di quasi 50.000 abitanti. Oggi, questo sito archeologico è visitabile a piedi o con una delle tante biciclette in affitto. All’interno troverete la più grande piramide dello Yucatan, alta 40 metri e chiamata Nohuch Mul, che in lingua maya significa "grande monticello". Per chi ha il desiderio di ammirare il complesso archeologico da una prospettiva privilegiata, non potrà fare a meno di intraprendere la scalata della piramide, agevolata dalla presenza di corde: per arrivare alla cima bisogna salire per circa 120 gradoni, ma dall’apice si potrà godere di una vista spettacolare sulla città e soprattutto sulla foresta.
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