ENRICO TRAVELS
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7/28/2020

Orosei Experience

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Eccomi di rientro dopo 5 giorni incredibili ad Orosei, dove ho collaborato come Content Creator, con il Gruppo Alberghiero sardo ITI MARINA Hotels & Resorts per la promozione del territorio del paese delle Baronie. In questi 5 giorni ho avuto il piacere di alloggiare al Club Hotel Torre Moresca, posizionato a soli 200 metri dalla splendida spiaggia di Cala Ginepro, vicino a Cala Liberotto. Il buon cibo, la cura dei particolari e lo staff sempre sorridente sono stati i fattori chiave per consigliarvi ampiamente questo villaggio vacanze, strutturato perfettamente anche per le famiglie.
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Sono stati dei giorni bellissimi tra mare, relax e tante avventure. Ho visitato il Golfo di Orosei in gommone, godendo di un paesaggio unico al mondo. Ho conquistato il Monte Tuttavista e visitato l'Oasi di Bidderosa a bordo di una Jeep, infine ho visitato il bellissimo borgo di Orosei osservando tutti gli scorci meravigliosi che il paese offre. Ora voglio raccontarvi la mia esperienza personale, proponendovi tre escursioni da fare assolutamente se vi trovate ad Orosei:

Golfo di orosei 

La prima escursione che voglio proporvi è quella via mare, visitando con un gommone il Golfo di Orosei. Mi sono affidato alla competenza di Oltremare Orosei, che dal 1998 ​si occupa di far esplorare i luoghi più suggestivi della costa ai suoi clienti. Per chi volesse prenotare, può farlo contattandoli telefonicamente o tramite email. Se invece alloggiate al Club Hotel Torre Moresca, trovate tutte le info al Ricevimento. Oltremare Orosei, vi da la possibilità di programmare la vostra escursione nei minimi dettagli. Io ho scelto di visitare, come prima tappa, Cala Luna, che alle 09:00 del mattino era incredibilmente bella e deserta. ​Le sue grotte, famose in tutto il mondo, sono state lo spot perfetto per creare tantissimi contenuti che vedrete prossimamente nei miei Post su Instagram.
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Dopo una serie di scatti, abbiamo visitato diverse grotte, come la Grotta dei Cristalli, la Grotta della Madonnina, la Grotta Azzurra e la Grotta di Sisine. Se non avete mai visto queste insenature vi consiglio assolutamente di farlo, perché sono dei luoghi davvero particolari e suggestivi. La costa è particolarmente ricca di cavità carsiche, oltre un centinaio, e le più famose sono le Grotte del Bue Marino e la Grotta del Fico.
Il nostro tour del Golfo di Orosei è proseguito visitando le cale più belle come Cala Sisine, Cala Mariolu, fino a raggiungere Cala Goloritzè.

Ora vi mostro qualche foto.


OASI DI BIDDEROSA e MONTE TUTTAVISTA 

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La seconda escursione che voglio proporvi è quella via terra, visitando con una Jeep, l'Oasi di Bidderosa, il Monte Tuttavista ed infine Sa Pedra Istampada. Per questa escursione mi sono affidato alla competenza di Orosei Adventours. Simone, guida ambientale, è venuto a prendermi alle 08:00 del mattino all'ingresso dell'Hotel, proponendomi come prima tappa la visita dell'Oasi di Bidderosa. Per entrare all'interno del parco, grande 800 ettari, bisogna prenotare chiamando questi numeri (+39 333 179 83 35 / +39 342 355 99 75) e pagare un ticket d'ingresso:  
  • 12€ ad automobile + 1€ a persona;
  • 6€ per le moto +  1€ a persona;
  •  1 € a persona/bici. 
Vi ricordo che ogni giorno sono ammesse solo 140 automobili e 30 moto quindi prenotate con largo anticipo. I camper non possono entrare e devono essere lasciati all’ingresso, ma è possibile raggiungere le oasi con la navetta.
Questo paradiso a numero chiuso è il posto perfetto per chi ama stare in mezzo alla natura. All'interno del parco troverete una strada lunga 4,5 km immersa in una splendida foresta costiera costituita dal pino domestico, dal pino d’Aleppo, dalla sughera, dal leccio, dal ginepro e dalla palma nana. Questa strada conduce a delle calette formate da sabbia bianca e da un mare cristallino. Sono rimasto particolarmente colpito trovandomi nella spiaggia di Bidderosa, quasi completamente deserta, nonostante fossimo a luglio. Bellissimo! A metà percorso è possibile ammirare il bellissimo stagno di Sa Curcurica, un ambiente umido popolato da diverse specie di uccelli, dove troverete anche una postazione di birdwatching. 

Percorrendo la strada verso il Monte Tuttavista, ci siamo fermati alle Cave, dove Simone mi ha spiegato nei minimi dettagli tutta la storia legata al famoso marmo di Orosei. Un luogo dai mille "controsensi".
Come vi dicevo la seconda tappa, ci ha portati fino in cima al monte, un massiccio calcareo alto 800 metri circa, situato fra i comuni di Galtellì, Onifai e Orosei. Vi assicuro che il panorama era incredibile. Dalla cima si ha una vista a 360 gradi su tutta la zona: a sud Dorgali con il Monte Irveri in primo piano, a ovest il fiume Cedrino e i paesi di Galtelli, Loculi e Irgoli, a nord-ovest la lunga catena del Monte Albo fino a Siniscola e in primo piano i ruderi del castello di Pontes, a est il Golfo di Orosei. 
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Questo è un luogo perfetto per gli amanti della natura, del trekking e del free climbing. Diverse sono le pareti attrezzate per l'arrampicata in cui i climber possono cimentarsi in percorsi di media e alta difficoltà. Sulla sommità del monte svetta dal 2001 la statua del Cristo, alta 12 metri e realizzata dall’artista madrileno Pedro Angel Terron Manrique. La roccia bianca calcarea del monte è intervallata dal verde della macchia mediterranea. Boschi di leccio, ginepro, lentischio, pino domestico e tante altre varietà di piante "colorano" la montagna. Tra la fauna è presente il cinghiale, la volpe, la donnola e la martora e tra gli uccelli sono visibili corvi imperiali, pernici e poiane.

La nostra terza ed ultima tappa è stata a Sa Preta Istampata (la pietra forata), monumento naturale situato nel territorio di Galtellì a quota 635 metri. Questa parete rocciosa presenta una caratteristica molto particolare: un foro di circa 40 metri di diametro, creato dagli agenti atmosferici, da cui è visibile un bellissimo panorama sulla vallata e sul Supramonte. Non vi nego di essere rimasto letteralmente senza parole, davanti a questi paesaggi cosi belli e particolari. Vi consiglio assolutamente un'esperienza di questo tipo, affidandovi sicuramente alla preparazione di Simone di Orosei Adventours.

Orosei e nuraghe osalla

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In questo itinerario non può mancare assolutamente la visita del borgo di Orosei, per questo come terza escursione voglio consigliarvi e proporvi la visita del centro storico, un tour delle chiese ed infine la visita del nuraghe Osalla. Per qualunque domanda o consiglio, potete chiedere informazioni alla Pro Loco del paese.
Orosei è una splendida località turistica di 7 mila abitanti, che unisce i paesaggi selvaggi della montagna alle perle costiere incontaminate.  Le prime notizie certe sulla fondazione del paese, risalgono all'epoca medievale, anche se le prime abitazioni sono datate all'epoca nuragica e romana. Come vi dicevo, il centro storico è caratterizzato da numerose chiese, 17 consacrate, da palazzetti in pietra e calce bianca, da archi e graziosi cortili. 

Il mio tour delle chiese è iniziato visitando quella di Nostra Signora del Rosario, risalente al XVII secolo. La chiesa è caratterizzata all'esterno dalla facciata in stile barocco, dalle tre croci in legno e dal piccolo campanile a vela a due luci. All'interno sono presenti due statue lignee del XVIII secolo, una raffigurante il bambino Gesù e l'altra la Vergine Assunta.
La seconda chiesa che ho visitato è chiamata Le Anime. Edificata nel XVIII secolo, presenta una facciata di colore bianco arricchita da festoni a rilievo. L'interno è composto da un'unica navata terminante in un presbiterio rialzato. La notte, con le luci calde dei lampioni, è possibile ammirare in tutto il suo splendore questa chiesa, che dista pochi passi dalla Prigione Vecchia. Questo edificio, alto 15 metri e costruito nel Trecento, è ciò che rimane dell’antico castello di Orosei.
All’esterno dell'edificio è possibile intravedere i merli, tipici delle strutture del Medioevo. Dal Cinquecento all’Ottocento la torre venne utilizzata come carcere, da qui viene il nome odierno.
Le altre due chiese che ho visitato sono quella principale di Orosei, la parrocchiale di San Giacomo Appostolo, e quella di San Antonio Abate. La prima è considerata una delle più suggestive realizzazioni architettoniche dell'isola, risalente al XIV secolo, poi ampliata nel XVII secolo. La chiesa fu completata nel 1794 grazie al rettore Ignazio Masala di Orosei. 
La parrocchia, collocata in cima ad una scalinata, è caratterizzata da una falsa facciata bianca in stile barocco e da una torre campanaria. 
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L'altra parrocchia è quella di Sant'Antonio Abate. La chiesa romanica, venne edificata nel XIV secolo e nel corso del tempo subì vari rifacimenti e ampliamenti. Infatti, all’interno è possibile ammirare i resti dell’antica pavimentazione in piastrelle di maiolica (azulejos) del 1500. Le pareti presentano un ciclo di affreschi del Quattrocento narranti la vita di Gesù e di alcuni Santi. La chiesa assieme alle casette aveva la funzione di ospedale, accogliendo malati e bambini abbandonati. Al centro del cortile si trova la torre medievale, che aveva il compito di difendere il complesso dalle invasioni dei mori, come racconta la leggenda di Tommaso Moiolu che all’alba del 6 giugno del 1806 sventò l’assalto ad opera dei saraceni.
​Il 16 gennaio si festeggia Sant'Antonio, e in un suo onore vengono accesi dei falò davanti alla chiesa.

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La terza escursione è termina con la visita del nuraghe Osalla. Vi consiglio assolutamente di andarci con una persona che conosce il posto, perché le indicazioni di Google Maps vi condurranno al molo. Il nuraghe conosciuto anche come Gulunie, è situato a ridosso della spiaggia di Osalla, in una posizione panoramica con vista sul mare. Si ipotizza che la sua funzione fosse di avvistamento delle imbarcazioni che provenivano dal mare. Il nuraghe presenta una struttura a monotorre, costituita da blocchi basaltici squadrati. L’interno del nuraghe è purtroppo invaso dal materiale di crollo e quindi inaccessibile. Vi capiterà di avvistare una volpe, che ha trovato dimora lì, diventando il "custode" del nuraghe. 


Questo itinerario, in collaborazione con il Gruppo Alberghiero sardo ITI MARINA Hotels & Resorts, per la promozione del territorio sardo ("ITinerari Sardegna") termina qui. Spero vi possa essere d'aiuto per visitare le bellezze che offre Orosei.

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7/17/2020

La spiaggia di Piscinas

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La spiaggia di Piscinas, il "gioiello" della Costa Verde, si trova nel comune di Arbus, nella parte occidentale della Sardegna. La spiaggia, inserita tra le più belle del mondo da National Geographic, è caratterizzata da un fondale medio alto, con acqua cristallina di colore verde smeraldo. La sua caratteristica principale però, è legata alla sabbia. Qui si trovano le dune di sabbia dorata, tra le più alte d'Europa, che arrivano a sfiorare i 100 metri di altezza. Sono state dichiarate anche patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Questa costa selvaggia è fortemente esposta al maestrale, quando sventola bandiera rossa è pericolosissimo entrare in acqua. Molto caratteristico il ginepro secolare, piegato dal vento, esempio lampante della forza del maestrale. Lungo il sentiero, per arrivare alla spiaggia, non sarà difficile imbattersi al passaggio di cervi, cinghiali e conigli selvatici, soprattutto la sera tardi. Dal 2018, la spiaggia di Piscinas, è diventata la spiaggia naturista più grande in Europa. 

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7/4/2020

La piscina naturale di Cane Malu

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La piscina naturale di Cane Malu di trova a Bosa, uno dei borghi più belli della Sardegna e non solo. Una volta superato il porticciolo di Bosa Marina, e dopo aver percorso un semplice sentiero, vi ritroverete in un paesaggio quasi lunare. Questo posto è davvero speciale, pensate che la sua formazione è dovuta all'incessante lavoro del mare e del vento che hanno scavato nella trachite bianca, formando una "piscina". Il fondale è scivoloso e pieno di ricci; il consiglio è quello di tuffarvi solamente in assenza di vento e correnti marine. Quando il mare è calmo sembrerà realmente di stare in piscina. 
Il nome di Cane Malu probabilmente ha a che fare con la forma della roccia che sembra, quando il mare è mosso, la coda di un cane. 

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7/3/2020

Le spiagge sarde a numero chiuso 2020

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Quella del 2020 sarà un’estate un po’ insolita in Sardegna e non solo, tra spiagge a numero chiuso, ticket e prenotazioni; vediamo come riparte l’isola post Covid-19. Le restrizioni e le regole serviranno, non solo per prevenire la diffusione del virus, ma anche per preservare la bellezza di gioielli inestimabili sempre più presi d'assalto nei mesi estivi. 
Vediamo quali sono le principali spiagge sarde a numero chiuso:

lA PELOSA (STINTINO)

Dal 1 luglio fino al 30 Settembre 2020 la famosa spiaggia di Stintino sarà a numero chiuso. Potranno accedervi solo 1500 persone al giorno pagando un ticket di 3,50 Euro, prenotando l’ingresso sul sito lapelosastintino.com. Il prezzo del biglietto è valido per tutta la giornata e permette l’accesso anche ai servizi igienici. In spiaggia si girerà con un braccialetto biodegradabile, a conferma del pagamento del ticket d'ingresso e della prenotazione effettuata. Dal pagamento del ticket d'ingresso saranno esclusi i bambini sino ai 12 anni di età. 

TUERREDDA (teulada)

Per la prima volta gli accessi alla spiaggia di Tuerredda saranno contingentati, potranno accedervi solo 1.100 persone al giorno, con controlli affidati al personale dei servizi turistici del comune di Teulada. Inoltre la spiaggia da fine giugno a settembre sarà plastic e smoke free: non si potrà fumare, se non in aree riservate, né portare plastica monouso. Sarà previsto un contributo facoltativo di un euro a persona. Per verificare il numero dei posti disponibili in spiaggia si potrà andare sul sito del Comune di Teulada, inoltre troverete dei cartelli installati sulla strada provinciale che conduce a Tuerredda.
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CALA GOLORITZE' (Baunei)

​cala-sisine.htmlAnche Cala Goloritzé sarà a numero chiuso, dove troveranno spazio solo 250 persone al giorno prenotando tramite l’app “Heart of Sardinia”.
La ragione è da ricercarsi sia nella necessità di tutelare un ambiente unico quanto fragile, sia nelle disposizioni più restrittive dovute alla pandemia di Covid-19.
Ci sarà anche un ticket d’ingresso di 6,00 Euro, come negli anni scorsi, che potrà essere pagato presso il punto di accoglienza all’inizio del sentiero che parte dall'altopiano del Golgo. Ecco, per arrivarci dovrete fare un trekking di 3 chilometri e mezzo di sterrato con quasi 500 metri di dislivello.
Nel litorale di Baunei il numero chiuso sarà ovunque: a Cala Mariolu solo 550 persone, a Cala dei Gabbiani 350 persone, a Cala Sisine 1600 persone ed infine nella spiaggia centrale di Santa Maria Navarrese 1300 persone.
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PUNTA MOLENTIS (villasimius)

Anche nel comune di Villasimius ci saranno delle spiagge a numero chiuso, almeno per la stagione estiva 2020. Le spiagge in questione sono Punta Molentis, Riu Trottu e Porto Sa Ruxi, dove bisognerà pagare anche un costo di 10,00 Euro a veicolo per il parcheggio, più 1,00 Euro per ogni passeggero, per l’ingresso in queste 3 incantevoli spiagge.
Le tariffe sono in vigore dal 12 giugno al 31 ottobre 2020, dalle ore 8,00 del mattino alle ore 20,00 della sera.
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